mercoledì 22 settembre 2010

Geluk

Pub. Tanta gente. E sono tutti così..sorridenti. Sembrano felici. Perchè la gente esce? Perchè sorride così quando esce? Se non sono felici per lo meno lo sembrano. Sereni, quieti, tranquilli. Escono per trovare questa stramaledetta e così ricercata tranquillità. Come fanno? Come fanno a trovarla in mezzo a tutto questo caos, senza silenzio? Con musica veloce, rumorosa che si ripete per ore? E con così tante persone attorno..Forse proprio stando in mezzo a gente tranquilla, sorridente e apparentemente felice riescono a trovare la serenità. Si faranno influenzare dagli altri.
Una birra, quattro chiacchiere, confusione e una sigaretta ogni quarto d'ora comandato. Forse a loro basta questo. Evidentemente a loro non serve un libro, silenzio o il tepore e la familiarità della loro canzone del cuore. Un bacio al proprio ragazzo, un'occhiata a una bella donna e basta. Sembra tutto così facile, così accessibile, la felicità.
Così accessibile la felicità. La serenità.
Due tavoli, del rumore e una tv muta, messa lì solo per essere guardata e non ascoltata. Ascoltare. Si ascoltano tra loro? O parlano senza assorbire i concetti dei loro interlocutori? I loro sono concetti o parlano solo di conquiste infinitamente banali? Di ubriacature colossali o di datori di lavoro detestati? Si conoscono tra di loro? Hanno 20, 30 anni..si conoscono tra di loro? E soprattutto conoscono loro stessi?
Sembra così semplice la vita, un sabato sera in un pub..
Così accessibile la felicità..
Tranquilli. Sorridenti. Sereni.
E io..io sto qui..a strappare pezzi di carta sul tavolo.